27 maggio 2009

arrivederci


cari amici e compagni (metafora non politica, ovviamente) di viaggio,
leggere i vostri messaggi di affetto, nascosto dalla rozzezza e brutalità che vi caratterizza, ha riempito il mio arido cuore di tenerezza.
mi domando infatti come cacchio farete a cavarvela senza il vero cervello dell'ufficio, il leader (non maximo) che vi ha portato a ridurre - sebbene minimamente - l'immensa ignoranza che vi perseguita.
mi pare di vedervi, mentre leggete queste poche righe di saluto ed encomio (potete consultare www.garzantilinguistica.it), con gli occhi sbarrati e pieni di commozione per il totale riconoscimento di cotanto sforzo intellettuale.
ma io vi ho voluto bene anche con tutti i vostri incommensurabili limiti, che ora non sto a sottolineare per pudore (e poi mia madre ha detto che è pronta la cena).
cercherò però di ricordarvi per i vosti pregi. l'unico problema è che me li ero appuntati su un post it (uno di quelli piccoli, che era sufficiente per tutti), ma l'ho perso. non è che mi potete mandare un breve sms per ricordami quali fossero?

vi voglio un sacco bene, bastardi.

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