27 maggio 2009

l'arte di scroccare


esistono arti e talenti, intuizioni e illuminazioni. lo scrocco deve essere un mix di tutto questo. uno mica può abbassare gli occhi e chiedere quello che gli passa per la testa. c'è un certo stile da sviluppare, in modo che lo scroccato non possa dire di no. è proprio il sapore della sfida che stimola il palato dello scroccone.
io di solito ne sono vittima. non sono mica capace di scroccare, e mi vergogno anche solo all'idea di chiedere. folle.
allora, sono 4 giorni che mi sento un distributore di sigarette. adesso comincerò a chiedere di mostrarmi il codice fiscale e mi appiccicherò uno sticker con scritto "non dà resto".
c'è quello che purtroppo le ha finite...quindi per solidarietà ho condiviso. magari un giorno finiscono anche a me e mi sentirò meno in difetto se gliele chiederò.
il giorno dopo c'è quello che le ha lasciate in ufficio.
lo stesso giorno c'è quello che non fuma mai (tranne le mie), e che se gliene offro una lui poi è a posto. peccato che me ne abbia chiesta un'altra 3 ore dopo.
è la volta buona che smetto di fumare.
oppure inizio anch'io a fumare quelle degli altri...

arrivederci


cari amici e compagni (metafora non politica, ovviamente) di viaggio,
leggere i vostri messaggi di affetto, nascosto dalla rozzezza e brutalità che vi caratterizza, ha riempito il mio arido cuore di tenerezza.
mi domando infatti come cacchio farete a cavarvela senza il vero cervello dell'ufficio, il leader (non maximo) che vi ha portato a ridurre - sebbene minimamente - l'immensa ignoranza che vi perseguita.
mi pare di vedervi, mentre leggete queste poche righe di saluto ed encomio (potete consultare www.garzantilinguistica.it), con gli occhi sbarrati e pieni di commozione per il totale riconoscimento di cotanto sforzo intellettuale.
ma io vi ho voluto bene anche con tutti i vostri incommensurabili limiti, che ora non sto a sottolineare per pudore (e poi mia madre ha detto che è pronta la cena).
cercherò però di ricordarvi per i vosti pregi. l'unico problema è che me li ero appuntati su un post it (uno di quelli piccoli, che era sufficiente per tutti), ma l'ho perso. non è che mi potete mandare un breve sms per ricordami quali fossero?

vi voglio un sacco bene, bastardi.

18 maggio 2009

ai miei immensi cuccioli


Dite:
è faticoso frequentare i bambini.
Avete ragione.
Poi aggiungete:
perchè bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inchinarsi, curvarsi, farsi piccoli.
Ora avete torto.
Non è questo che più stanca.
E’ piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi fino all’altezza dei loro sentimenti.
Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.

Per non ferirli.

-Janusz Korczak (1878-1942)

E' proprio questo ciò che a volte ci manca. Noi, noi adulti, noi "grandi", noi - a volte immensi, eppure tanto più piccoli e miseri dei nostri figli. Sapete ancora che cos'è l'emozione di uno sguardo, il batticuore per una carezza, l'incubo dell'ignoto, il timore del buio e del silenzio, la felicità di un viaggio in aereo, il sogno del natale, l'assenza di percezione del tempo, la sincerità di un sorriso senza pregiudizi, l'esuberanza di un urlo, la rabbia della limitatezza del vocabolario? Abbiamo qualcosa da ricordare, guardando i bambini: un tempo siamo stati piccoli agli occhi del mondo, e diventando immensi agli occhi dei bambini abbiamo perso l'altezza che ci caratterizzava.

8 maggio 2009

festa della mamma


cara mammina, mi piace guardare, mentre per casa ti dai da fare: accendi un fornello, rifai un letto, metti una maglia dentro un cassetto, prepari un dolce alla marmellata, ti vesti e ti trucchi come una fata, in un baleno sei pronta ad uscire per lavorare fino all'imbrunire.


poi torni a casa facendo la spesa e non ti scordi per me una sorpresa, prepari la cena, mi fai il bagnetto, metti i giocattoli nell'armadietto.


fra le tue mani, come d'incanto, in casa funziona tutto quanto. sei proprio magica, credi in me: io vorrei essere come te.


emma e caterina


...ho pianto...

sono proprio arrabbiata


ma è possibile che gli uomini (neutro) siano così piccoli?? come è possibili che un adulto non sia in grado di affrontare un altro adulto, guardandolo negli occhi, dicendo ciò che deve essere detto? un sacco di giri di parole, un sacco di sotterfugi, un sacco di cavolate!!

vogliamo provare ad avere coraggio delle nostre azioni, ma anche dei nostri pensieri?

c'era un tempo in cui avere un'idea era un valore; e ancor più apprezzata era l'idea fuori dal coro, manifestata a piena voce, comprovata da fatti.

e invece no. adesso dovresti possibilmente astenerti dal pensare. se proprio proprio devi avere un'idea tua deve essere uguale a quella del capo. e comunque se non la esprimi è meglio.

ma che razza di imbecilli stiamo diventando....

5 maggio 2009

mascolinizzazione in corso...


ma sarà possibile che mi sto mascolinizzando? ho sempre apprezzato poco le donne che parlano di moto... mi è sempre sembrata una forzatura nei ruoli. nel mio immaginario, la donna fa un sacco di cose, e l'uomo fa un sacco di altre cose.
e a volte fanno delle cose insieme, ma questo non è l'argomento.
gli uomini apprezzano le moto, le corteggiano, le vestono, le lucidano.
le donne le guidano se proprio devono, ma preferiscono gli scooter, che si possono anche mettere le gonne.
e poi ci salgono come passeggero, che è un sacco sensuale!!
ma se tutto questo è vero, perché ho voglia di cambiare moto? perché non lumo con uno scooterino? e soprattutto perché il motivo che mi stimola a cambiarla è che LA VOGLIO PIU' GRANDE!!
mi piace avvolgerla con il mio corpo, e con il tempo e l'abitudine inizio a sentirla stretta. da quando poi ho guidato la moto di filippo, che è un sacco più grande della mia ed è anche a iniezione, non riesco più a guardare la mia con gli stessi occhi.
sento che la sto tradendo, e sento che sono felice di farlo.
...ma capite anche che questo è proprio ciò che cercavo di evitare? capite bene che è proprio un discorso da MASCHIO??
penso che andrò a mettere uno smalto rosa, a farmi delle cose ai capelli, o una delle cose che fanno le FEMMINE. vediamo se funziona.