4 gennaio 2010

favola con finale non tradizionale - capitolo II



ho parlato tempo fa di una principessa, del suo principe e di un castello.
non vi ho raccontato però del soldato di ventura, che ha fatto in modo che il castello assumesse sembianze meno cupe. la sua esperienza ed intraprendenza erano proprio ciò che la principessa sognava, ma non osava sperare.
così la principessa prese coraggio, forte della vicinanza del soldato, ed iniziò a guardare oltre. oltre le mura di cinta, oltre il villaggio ed oltre la vallata circostante. ormai non aveva più timore di guadagnare la torre più alta per godere, nelle giornate di sole, di uno spettacolo di cui i suoi occhi non erano mai sazi.
dal castello alla torre, i passi verso gli altri abitanti del castello furono brevi.
i corridoi e le stanze del castello erano ricchi di personaggi che di notte, nelle sue peregrinazioni, la fanciulla non poteva immaginare.
al soldato di ventura così si aggiunse un nuovo compagno di viaggio: una persona di rara eleganza, di prorompente pacatezza e fine intelletto. ma questa non è una favola come tutte le altre: questo personaggio rimase al castello il tempo necessario per fare passare il rigido inverno, e poi - con la stessa serenità con cui era arrivato - se ne andò.

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